
08 Mar Moda vintage
Che cos’è la moda vintage? Principalmente ci si riferisce al vintage quando si parla di un capo accessorio appartenente ad un’altra epoca rispetto alla nostra, dal XVIII al XX secolo, che sia collezionabile.
In realtà non tutti i capi del secolo scorso posso tecnicamente definirsi vintage, per un purista tutto quello che rientra negli ultimi 15 anni non si può definire vintage.
Quando si compra un capo vintage poi si deve mettere in conto che non tutti i vestiti vecchi sono desiderabili. Per quanto un abito possa essere un autentico anni ’40 per esempio, se è danneggiato perde assolutamente di valore. Nella scelta di un capo vintage una delle prime cose da valutare è proprio la condizione di usura dello stesso.
Il termine vintage all’inizio descriveva l’anno in cui un vino o l’olio era imbottigliato. Poi venne ripreso per definire le auto d’epoca e infine adottato nel mondo dell’abbigliamento. Ultimamente questo termine viene usato per la descrizione di quasi tutti i capi usati, e dall’avvento del commercio su internet si è iniziato a inserire anche tutto quello che proviene dagli anni ’80, iniziando a creare una certa confusione al riguardo.
Ma come riconoscere un capo vintage? Qui vi diamo alcune dritte per capirlo!
Prima di tutto chiedete al venditore proprietario più informazioni possibili; dove è stato acquistato o a chi appartenesse, in maniera tale da riuscire a datare il capo.
Controllare l’etichetta di manutenzione. Per esempio i simboli di manutenzione del capo furono introdotti non prima del 1971, mentre in USA le etichette con la composizione del tessuto risalgono anche a prima degli anni ’60.
Controllare l’eventuale taglia scritta sul capo. Le taglie, specialmente per gli abiti femminili, sono cambiate enormemente nel corso degli anni, quindi una taglia 14 americana negli anni ’50 può essere comparabile a una 6 attuale.
Capire di che tessuto sia il capo. Alcuni tessuti riescono a farci capire in che epoca il vestito sia stato confezionato, in quanto alcuni tessuti non esistevano prima. Per esempio il rayon è un tessuto tipico degli anni ’40, mentre il nylon è iniziato ad essere utilizzato non prima degli anni ’50; il poliestere è ancora più recente, dagli anni ’70. E’ molto più facile riconoscere il tessuto quando è stato scritto sull’etichetta, se così non fosse comparate il tessuto con altri a vostra disposizione.
Il taglio del vestito determina l’era. Osservate l’abito e scoprite da alcuni particolari in quale epoca è stato creato. Negli anni ’40 e ’50 in generale la vita è decisamente più piccola del fianco, rispetto alle proporzioni a cui siamo abituati oggigiorno. Dagli anni ’50 ai ’70 le maniche erano più strette, mentre l’orlo della gonna difficilmente scopriva il ginocchio fino agli anni ’60.
Osservate la zip. Prima degli anni ’30 i vestiti erano chiusi da bottoni, lacci e asole. Una zip posta sul fianco che parte da sotto il braccio può significare che il capo sia d un’epoca tra gli anni ’30 ai ’70, mentre una zip al centro della schiena di norma data il capo negli anni ’50. A causa invece della carenza di metallo durante la Seconda Guerra mondiale le zip di quel periodo saranno più piccole.
Infine basatevi sulle riviste e le immagini d’epoca, così da poter fare un confronto con il capo o l’accessorio che avete o volete acquistare. Più vi informerete sui tagli, i tessuti e i modelli e più sarete in grado di distinguere i dettagli che vi faranno datare un capo.
Se poi avete bisogno di un aiuto per la datazione o cercate un capo vintage in particolare ci siamo noi di Retrorama!
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